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Il bisogno di anticipazione come meccanismo di difesa

Il bisogno di anticipazione come meccanismo di difesa

 

Anche quest’anno in Toscana si è tenuto il congresso della Eridano School, per counselor ed operatori olistici,tra gli articoli presentati e pubblicati negli atti di ottobre 2020, metto a disposizione per la lettura il mio piccolo lavoro.

Nel frattempo medito se ricominciare a scrivere l’oroscopo del mese… quello di Dicembre, che vedrà il passaggio di Giove e Saturno transitare dal Capricorno all’Acquario… finalmente un varco nel buio verso nuova luce… chissà…

Buona lettura a tutte e tutti voi

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Tecniche astrologiche di convalida e “predizione”

Il bisogno di anticipazione come meccanismo di difesa

 (Marina BUA)

 

Siamo schiavi delle leggi, per poter essere liberi.
 ­(Legum servi sumus ut liberi esse possimus)
Marco Tullio Cicerone

 

Una delle ultime volte, forse proprio l’ultima, in cui un transito importante, come quello di Plutone in perfetta quadratura al mio Sole, mi dissi: “Com’è che con questo passaggio non vedo ancora nulla di eclatante?”. Ebbene sono state di fatto le mie “ultime parole famose”.

Gli eventi, la sofferenza immediata (che pensavo di saper gestire e magari saltare a piè pari), il malessere successivo, con tanto di negazione, il tempo necessario, lungo, che ci è voluto per accettare, perdonare e perdonarsi e passare oltre, ebbene quelli ve li risparmio.

Certo è che Plutone, nella sua peculiare ombra e invisibilità, aveva già scavato molto in profondità senza che ci fosse stata sufficiente consapevolezza da parte mia, alla faccia dei miei studi, dei miei percorsi e delle mie convinzioni/presunzioni.

La prova, se non è davvero una Prova (con la P maiuscola) che ci testi seriamente, non serve a nulla. E siccome siamo qui, su questa Terra, per imparare, gli ostacoli sono sempre all’altezza della nostra posizione e del nostro status attuali proprio per farci compiere un ulteriore salto in avanti. Con la dovuta umiltà.

La mia riflessione quindi va, più che alle tecniche astrologiche di cui possiamo servirci, a quella necessità, a quel bisogno, di anticipare gli eventi, nel bene e nel male, per placare eccessi di eccitazione o rassicurare noi stessi di fronte a incertezze e possibili o imprescindibili sofferenze, che vorremmo evitare il più possibile.

Le tecniche

Tante sono le tecniche a nostra disposizione.

  • A partire dal ritorno solare (il giorno del proprio compleanno), che calcolato precisamente al grado, primi e secondi esatti, ci porta a festeggiare ogni volta in un orario differente dal momento della nascita (e talvolta anche un giorno prima o dopo) a causa delle correzioni astronomiche che dobbiamo apportare, che altro non è che un ciclo del Sole da cui la tecnica delle Rivoluzioni Solari. [Il ritorno su sé stesso è anche un transito Sole su Sole(!)].
  • Fino a cicli più lunghi e significativi, come ad esempio il ritorno di Giove (poco più di undici anni) o Saturno (meno di trenta) i cui tempi di rivoluzione ci danno la possibilità di riflettere ampiamente e formulare bilanci della nostra vita, e magari anche la possibilità di riorientare il percorso, ecc.
  • Ed anche a cicli parziali, poiché il giro di rivoluzione completo rispetto alla durata della vita media di un essere umano è nettamente più lungo e non si potrà sperimentare in modo completo, ad esempio quello di Nettuno e Plutone. Per Urano, nel mondo occidentale, invece un ciclo di ottantaquattro anni può essere vissuto e analizzato più facilmente con l’attuale speranza di vita.

I cicli, i ritorni dei pianeti su sé stessi, ci forniscono in generale scadenze precise ad una data età della propria vita (almeno per grandi generazioni: pianeti con orbite più ellittiche producono tempi differenti secondo il segno attraversato) e come un antropologo/sociologo possiamo definire tali momenti come dei riti di passaggio.

La tecnica dei transisti rende più specifico e personale il momento dell’incotro tra un pianeta di passaggio e i pianeti radix (del tema natale) o su punti specifici della propria carta.

Fino a tecniche come le progressioni che osservano il microcosmo in modo analogico per comprendere il macrocosmo. Piccoli spostamenti giornalieri rapportati ad anno ecc. proprio come vuole la legge di analogia, come in alto così in basso, ecc. 

 

I bisogni e le risposte

A quale bisogno rispondono le tecniche che possiamo adottare? E come un consulente astrologo può e deve utilizzare la sua abilità tecnica al fine di rispondere alle domande di un/una consultante?

Esattamente come l’analisi di una mappa astrale ci deve fornire la guida per camminare insieme, per mano, la fin dove è possibile far percorrere un pezzo di strada in modo “maieutico” ad un’altra persona, la tecnica dei transiti e dei cicli planetari sottostà alla stessa regola deontologica. Il/la consulente non fa predizione ma offre possibili scenari, fornisce supporti e indicazioni alla portata del soggetto, lascia che il libero arbitrio e le potenzialità del consultante si sviluppino e rafforzino grazie ad una accresciuta consapevolezza su ciò che le/gli sta accadendo e sulle dinamiche che si andranno ad aprire.

Di cosa abbiamo normalmente bisogno? Capire cosa è accaduto, per “convalidare” e rendersi padroni di una esperienza, poter digerire i “rospi” guardando all’indietro temporalmente cosa è stato “toccato” in quel tema astrale, oppure spostare le lancette al momento attuale con una prospettiva all’immediato futuro per “anticipare” le possibili difficoltà e scegliere una strategia ove possibile. Ma non possiamo spostare o annullare niente di ciò che sta arrivando o sia già lì sulla nostra testa. 

 

L’anticipazione

L’anticipazione, il mettersi già “emotivamente” in uno stato “predittivo” rispetto ad una situazione che va configurandosi, se attuato con consapevolezza, permette di “pre-digerire” lo stato in cui andremo davvero a collocarci quando saremo nel pieno dell’evento.

L’anticipazione è una delle modalità mature tra i meccanismi di difesa che permette di ridurre lo stress permettendo una sorta di preparazione di fronte a problemi che si dovranno affrontare. Se conosciamo qual è l’obbiettivo finale, ci prepariamo un passo alla volta al suo raggiungimento.

Vogliamo sapere cosa accadrà perché siamo curiosi? Abbiamo paura? Tendiamo a voler controllare qualunque cosa? Siamo in assetto da combattimento o di difesa?

Il consulente astrologo ha in mano uno strumento eccezionale attraverso lettura del tema natale correlato a strumenti come quelli dei transiti o delle progressioni per capire cosa sta avvenendo o cosa potrebbe avvenire, in forma archetipica, come eventualmente il consultante affronterà, sarà in grado di affrontare la situazione. Attenzione, il consulente non deve cadere nella trappola di incarnarsi in un oracolo e nemmeno correre il rischio di dare per scontato di aver visto tutte le possibili vie di entrata e di uscita da un evento. C’è sempre una altra possibilità.

Ad ogni modo, anticipazione (e controllo) possono rivelarsi non completamente efficaci e richiedono comunque uno sforzo alla persona che lo attua. Inoltre, se la situazione è considerata “negativa”, lo stress immaginativo può essere faticoso. Occorrono quindi dei rinforzi positivi da suggerire, può essere utile “studiare” insieme le situazioni passate e le reazioni del consultante a quegli eventi antichi per stabilire quale strategia sia meglio adottare.

Le tecniche astrologiche ci permettono quindi di osservare e inquadrare possibili scenari sul futuro ma anche di costruire un piccolo archivio informativo sulle esperienze pregresse esaminando eventi analoghi del passato durante transiti o cicli simili e/o del medesimo impatto. Ogni ritorno/transito però sappiamo non essere mai esattamente identico a quello precedente, se non altro perché la persona che lo affronta non è più la stessa. L’esperienza lo ha mutato.

 

La speranza

Non possiamo cambiare il percorso degli eventi, “siamo schiavi delle leggi”, ma conoscere le leggi, e aggiungo io, conoscere anche i loro effetti, ci può far sentire liberi. E come nel vaso di Pandora, ci resta sempre la Speranza di fare tesoro dell’esperienza e di avere fiducia nella capacità di adattamento e risoluzione del vivente. Abbiamo strumenti nella nostra valigetta molto “potenti” che attendono solo la nostra costanza nello studiarli, comprenderli, esplorarli per affinare le tecniche tramandate da studiosi, astrologhi, e non.

La parola chiave è sempre umiltà, apertura di cuore e di mente e soprattutto ascolto, ascolto dell’altro e di sé. Accogliere le nostre mancanze con lo stesso entusiasmo con cui accogliamo i nostri successi.

Sento Nettuno al mio Medio Cielo e mi affido.

 

Bibliografia

V.Lingiardi – F. Madeddu, “I meccanismi di difesa. Teoria clinica e ricerca empirica” – Raffello Cortina Editore, 1994 Milano

 

 

Anno 2020, riflessioni di maggio… … quinto mese, volgendo lo sguardo a giugno, sesto mese.

Anno 2020, riflessioni di maggio… … quinto mese, volgendo lo sguardo a giugno, sesto mese.

 

Le mie riflessioni sono guidate e aiutate da discipline come la Numerologia, l’Astrologia e la Tarologia,  le quali dispongono di un approccio olistisco, così che i dettagli e rivoli dei pensieri non perdano di vista la sintesi e la “visione dall’alto” delle cose.

La sintesi del NUMERO è quella che prediligo, attraverso ogni ARTE. Partiamo quindi dal 2020, numero che possiamo analizzare così com’è o sintetizzarlo in 2+0+2+0 senza però perdere del 4, come risultato, la sua fonte originaria.

Il quattro, 4, è, nella geometria sacra, associato alla figura del quadrato (non solo… anche la croce ma non vorrei disperdermi) che ci fornisce l’idea di chiuso/concluso, di costruzione, di casa (le quattro pareti domestiche), di razionalità, ecc.; essendo originato dalla sequenza 2+0+2+0 suggerisce che per arrivare alla costruttività razionale, conclusa, e conchiusa, ad una casa, forse nuova o vista con occhi nuovi, bisogna prendere coscienza di elementi duali (2) e farne una sintesi che chiuda il cerchio (0) e che non basterà un solo passaggio. Infatti si ripresenta un 2 (archetipo tarologico Papessa) che chiede consapevolezza a vari livelli, prendere coscienza del corpo fisico, non solo la persona ma anche madre natura e gli esseri viventi, l’ecosistema (Terra come flora e fauna, …) e una consapevolezza dell’anima. Penso che gli eventi, noti a tutti a livello mondiale, siano perfettamente aderenti al numero dell’anno.

L’anno è però scandito dai mesi, quindi, passo dopo passo, possiamo provare a capire quali “sfide” intermedie, sul percorso di apprendimento della nostra vita, stiamo via via incontrando.

Lo sguardo al recente passato, mese di aprile, numero 4, ci sprona proprio alla comprensione di quali mezzi e strutture possiamo avvalerci per affrontare il compito. La sfida numerologica sta nel 4(dell’anno)-4(del mese) = 0 (zero). Lo zero come simbolo grafico ci suggerisce la fine di un ciclo, come valore ci fa intendere che occorre azzerare per ripartire e, nell’associazione Tarologica, corrisponde al Matto (numero 0 o 22): non solo sottolinea la fine di un’era per avventurarsi in un ciclo nuovo ma, con il suo fagottino sulle spalle, ci invita a trattenere solo le cose essenziali, quelle veramente importanti, quelle imprescindibili.

Penso che questo che a molti suonerà ormai chiaro: quanto vale l’abbraccio di un nostro caro? Bene, mettiamolo nel fagotto sopra la nostra spalla.

Ed ora maggio 5, il 5 geometricamente è il pentagono, o la stella a cinque punte (ma anche l’uomo vitruviano, avete presente il disegno di Leonardo?). La stella che ci guida, ma anche noi piccole stelle di carne. Il tarocco del Papa, il pontefice, colui che fa “ponte”. La rosa a cinque petali (la rosa originaria), maggio il mese delle rose e di Maria, Madre… Il 5 è Uomo ma è anche Donna. È anche coppia, 2+3, femminile e maschile, pari e dispari, che si sommano. Possiamo anche immaginare un quadrato come base (quattro vertici) più un quinto vertice sopra, centrale, e otteniamo una piccola piramide. Ecco che la superficie quadrata prende volume e si appropria di un punto di visione dall’alto, per esaminare, introiettare a partire da quella base quattro.

Cosa ci vuole indicare allora questa “stella terrena” che con il suo quinto vertice propone un collegamento Terra e Cielo? Intanto la sfida anno 4 – mese 5 ci dà 1 (lasciate perdere il segno negativo, pensate solo alla distanza di 1 passo tra 4 e 5).  Uno, 1, è il Bagatto che è anche il bambino, il nuovo essere da cui si sprigiona la voglia di vivere (o di ricominciare a vivere), tutto nuovo possibilmente perché è un bambino e non un vecchio-bambino. L’uno è ancora uno stato potenziale, uno stato borderline tra la potenza e l’atto. Si deve compiere un primo passo. Con la consapevolezza del passo precedente… dal Matto a Bagatto… non è proprio un partire da Zero… nel fagotto abbiamo messo le cose importanti, ed importante è anche ricordarsene. Prendiamo una direzione. Affidandoci.

Ora spingiamoci un po’ più in là… mese 6, giugno… la figura geometrica è il sigillo di Salomone, due triangoli che si intersecano, ma anche l’esagono e la celletta dell’ape operosa. L’incastro alchemico degli elementi e la vita che si sprigiona nelle sue trasformazioni e trasmutazioni.

Il gioco ormai lo conoscete, anno (4) – mese (6) uguale 2 (già incontrato: la Papessa). La presa di coscienza e consapevolezza che si fa “materia”. Il forte legame con la natura. La Natura del vivente, del nostro habitat, e la natura dell’essere umano, il due (2) di simbiosi in un ecosistema equilibrato… ecco la sfida ad alto livello a metà del percorso… sì perché 6, la metà di 12, i mesi dell’anno. È un passaggio fondamentale. Occorre giocarselo bene. Il numero 6, sei, l’Innamorato, preso tra due Vie, deve scegliere la sua. L’impegno verso di sé che poi diventa nel collettivo un impegno dell’umanità. Cosa può esserci di meglio che scegliere ciò che ci fa stare bene dentro/con noi stessi?

In tutto questo declinare di Numeri, Forme e Tarocchi, non vi ho detto a cosa corrisponde il numero 4… l’Imperatore; è colui che regna sul proprio impero, la propria casa, la costruisce e custodisce, sovraintende al limite/confine tra il dentro e il fuori. Ha uno smeraldo sul IV chakra, quello del cuore (cuore composto di 4 ventricoli): può svolgere bene il proprio compito e affrontare questo anno ricordandosi di ascoltare il cuore, la sua casa più intima, la sua casa più vera, la parte pulsante della vita. Il cuore dove una luce più sottile indica l’orientamento all’anima.

Il 2020 un Imperatore (4), che cresce in consapevolezza (2 Papessa, la gestante, la madre) attraverso il passaggio dal conosciuto allo sconosciuto (22… Matto… 2+2=4): un Essere nuovo che partorisce sé stesso (?).

Buona Ri-Nascita (20-20…. venti, L’angelo del Giudizio)

OroStella

 

 

 

C’era una volta la lettera F…

C’era una volta la lettera F…

lettera F

     C’era una volta una F… diranno i miei lettori… no, non è né una Fiaba né una Favola.

E non è l’inizio di qualcosa … ma nemmeno la sua Fine.

La parola alFabeto racchiude le prime due lettere della maggior parte degli alfabeti in uso, la A e la B e da loro prende il nome. Ma qui partiamo dalla F, suggerita chissà per quali vie dell’etere cosmico, in un pomeriggio di raccoglimento solitario, sotto un cielo torinese dall’andamento ondivago… complice forse il titolo di un vecchio testo, la “F come Fiducia” (*).

È la sesta lettera, e come numero 6 ci fa venire in mente l’arcano maggiore dell’Innamorato. Un giovine tra due Fanciulle, Fatica a scegliere tra due Forze contrapposte: “scelgo la mente o il cuore?”, “l’eFFimero o il Fuoco passionale?”; “potrei Fare il FarFallone…”, e al di sopra un cupido, sta lì, pronto a scoccare la Freccia: sarà quella d’oro, quella dell’amore ricambiato, o di piombo, quello dell’amore non corrisposto?

TAR_n6

Il Fatto è, che ci si aspetterebbe che la scelta Fosse quella di amare se stesso… cosa così difficile, complicata, additata e assediata dal senso di colpa. Invece si ama il prossimo se si è imparato ad amare se stessi, perdonandoci i limiti e gli errori (che non iniziano per F).

 La F di Fiore, Farfalla, Felicità, Fanciullezza, Fiducia, Forza, ma anche di Ferita, Fame, Fetore  e Falsità. 

Se si pensa alla lettera f minuscola corsivo, come la scrivevamo in prima elementare, il suo simbolo grafico ricorda un piccolo fiocco, con un capo del filo che se tirato scioglie il nodo. Così qualcuno associa quel piccolo nodo al legame tra il Feto e l’utero della mamma. Un cordone vitale che al giusto momento va tagliato. Un legame Fecondo, Forte, Fondamentale, simbolo di tenerezza, vitalità ma anche Fragilità, che una volta spezzato ci lancia in una nuova vita. L’importanza del taglio, della separazione che non è una Fine ma una continuità nella diFFerenza. In questa svolta la Ferita fa si che il Fantolino passi da un mondo acqueo ad un aereo, con il primo Fiato.

Non so dove la ri-Flessione su questa piccolo carattere grafico mi porterà e dove invece porterà voi, o se vi parrà una piccola follia di primavera. Mi piacerebbe che ogni lettera dell’alfabeto, al pari di ogni cifra numerica, ci spingesse a cercare sempre un po’ più in là e sempre un po’ più in profondità.

(*) Claudio Widmann, “F come Fiducia”, Cittadella Editrice, 2012

A,B,C… aggiungiamo una lettera, anzi un salmo…

A,B,C… aggiungiamo una lettera, anzi un salmo…

 

Eccoci vicinissimi alla Pasqua,

Ci eravamo lasciati un bel po’ di tempo fa con l’idea che ricominciare dall’inizio poteva essere una buona idea,(http://www.orostella.it/?p=625) e la lettura del primo salmo – Le Due Vie – era un invito a non seguire cattivi esempi.

Ora credo ci sia bisogno di riconcentrarsi su quella lettura, ed anche seguire gli ottimi consigli nella pratica quotidiana. Poi magari unire al ripasso anche il secondo salmo… che pare di una attualità stupefacente… se pensiamo ai fatti di questo periodo. Allora ve lo propongo… e vi auguro buona rinascita.

salmo 2

1 Perché questo tumulto fra le nazioni,
e perché meditano i popoli cose vane?
2 I re della terra si danno convegno
e i prìncipi congiurano insieme
contro il SIGNORE e contro il suo Unto, dicendo:
3 «Spezziamo i loro legami,
e liberiamoci dalle loro catene».
4 Colui che siede nei cieli ne riderà;
il Signore si farà beffe di loro.
5 Egli parlerà loro nella sua ira,
e nel suo furore li renderà smarriti:
6 «Sono io», dirà, «che ho stabilito il mio re
sopra Sion, il mio monte santo».
7 Io annuncerò il decreto:
Il SIGNORE mi ha detto: «Tu sei mio figlio,
oggi io t’ho generato.
8 Chiedimi, io ti darò in eredità le nazioni
e in possesso le estremità della terra.
9 Tu le spezzerai con una verga di ferro;
tu le frantumerai come un vaso d’argilla».
10 Ora, o re, siate saggi;
lasciatevi correggere, o giudici della terra.
11 Servite il SIGNORE con timore,
e gioite con tremore.
12 Rendete omaggio al figlio,
affinché il SIGNORE non si adiri
e voi non periate nella vostra via,
perché improvvisa l’ira sua potrebbe divampare.
Beati tutti quelli che confidano in lui!

 

Buona Pasqua 2017 da OroStella

Salutiamo il 2016 bisestile e abbracciamo il 2017

Salutiamo il 2016 bisestile e abbracciamo il 2017

 

Salutiamo un 2016 piuttosto pesante, con tanti avvenimenti tristi ma anche con tante prove che ciascuno di noi ha superato a pieni voti. Ogni cosa sudata è cosa meritata. Ci sono persone care che ci hanno lasciato ma nuovi piccoli angioletti sono arrivati tra noi a riempirci il cuore di gioia.

Lasciamo quindi andare il 2016 che è un anno di compimento, di fine di un ciclo, infatti 2+0+1+6=9, il nove ci dice che siamo arrivati al culmine di una esperienza, e che va metabolizzata e portata a sistema.

L’anno 2017 ci riconduce all’UNO:      2+0+1+7 = 10    e    10 –> 1+0 = 1     un nuovo inizio.

Ecco che si ricomincia, ci è data la possibilità di cominciare un altro ciclo senza dimenticarci dell’esperienza fatta sin qui. Astrologicamente avremo dei cambiamenti tangibili da ottobre del 2017 con Giove che dalla Bilancia transita in Scorpione  e poi da dicembre, nel giorno del solstizio invernale, quando il Sole entra in Capricorno, anche Saturno, signore di quel segno farà l’ingresso nel proprio domicilio.

Un 2017 che all’inizio sarà un gestazione e che sboccerà alla fine dell’anno. Ricordiamoci che libero arbitrio e determinismo sono la trama e l’ordito di una tela e che noi possiamo apporre i nostri ricami affinché diventi sempre più bella e quindi che la storia dell’umanità può crescere in consapevolezza e portare luce dove ancora si affoga nell’ombra.

Un grande augurio a tutte/i di serenità, pace e solidarietà che possano crescere con noi e svilupparsi sempre più

Buon 2017

 

OroStella

 

anno2017

gennaio2017

 

 

Il 2015 volge al termine… in alto i cuori e “never give up”!!!

Il 2015 volge al termine… in alto i cuori e “never give up”!!!

 

E rieccomi qui a riprendere i fili “sfilacciati” di questo microscopico sito…

Intanto un saluto e un abbraccio a tutti coloro che fedelissimi hanno continuato a “clikkare” cercando novità che però per un bel po’ di tempo non hanno trovato, ahi ahi… mea culpa… tanti impegni mi hanno distolta e chi mi conosce meglio sa che è proprio la verità… un pezzetto di cuore e il pensiero però non è mai venuto meno. 

Tento di rimediare facendo in stra-ritardo gli auguri a Bilancia e Scorpione che non hanno visto l’oroscopo del mese… che però è finalmente ripreso da oggi (2 dicembre 2015)… e, “notiziona”, è in preparazione quello annuale…

Già, tempo di Bilanci… ma anche di Progetti

Per tutti noi, per il mondo tutto, questo 2015 si è aperto con notizie tristi e dolorose, e a dire il vero non è che abbia proprio cessato nemmeno oggi… ma il messaggio che deve passare è che un piccolo gesto gentile, un sorriso, la speranza e la voglia di fare sempre meglio non ci deve mai lasciare. E spero che per ciascuno di noi qualcosa di bello e di positivo ci sia stato… Allora fate un bell’elenco e attaccatelo in un posto che possiate vedere tutte le mattine per abituare la mente a concentrarsi sulla parte buona degli eventi, come auto-incoraggiamento e stimolo gioioso.

Per ogni lamentela che ci sfugge dalla bocca ci vuole una azione positiva che la compensi e che anzi la superi, per prima cosa concentramoci per fare qualcosa di buono per noi, amandoci e godendo di ciò che ci fa star bene, l’atteggiamento positivo è contagioso, quindi contagiamoci di positività… 

Importante è non mollare mai… niente resta uguale a prima, e per fortuna direi…

Nell’attesa di conoscere quali stimoli positivi ci propongono le stelle, vi do una piccola anticipazione: Giove nel 2016 si sposterà in Bilancia e per l’Italia (la cui Costituzione nasce sotto il segno dei Gemelli) questo può finalmente indicare un movimento deciso di risalita, quindi mettiamo il cuore al primo posto e restiamo fiduciosi nelle nostre capacità di cambiare le cose, tutti insieme, senza distinzione di razza, sesso, religione…

Il 2016 –> 2+0+1+6=9 –> NOVE il numero della saggezza, e conquistiamola, no?

A presto su queste pagine virtuali,

Amore, Serenità & Semplicità

OroStella

 

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Notti Insonni producono Poemi Ambigui

Notti Insonni producono Poemi Ambigui

 

 

Instancabile e incessante lavorio per portare Luce in tutte le stanze,

e quando pensavi di aver completato il compito,

accorgersi di un piccolissimo frammento di specchio,

nell’ultimo anfratto sperduto,

dietro cui si cela un infinitesimo angolo in ombra…

impercettibile e subdolo foro,

muro creduto invalicabile,

trampolino verso l’infinito buco nero,

da cui urla la polvere della rabbia antica che,

con urlo angosciante, si leva fino alle orecchie più sorde…

Taccia la voragine,

sia forza nelle membra che si aggrappano alle pareti forti e luminose,

possa arrivare il Giorno, l’Ultimo Giorno,

in cui tutto tacerà perché risolto.

Intanto resistere con la Volontà dell’Amore al violento fascino del vortice…

 

 

Se vogliamo migliorare il mondo dobbiamo iniziare da noi stessi… Astri versus maleducazione

Se vogliamo migliorare il mondo dobbiamo iniziare da noi stessi… Astri versus maleducazione

 

Sentiamo ripetere da più parti, e da molto tempo ormai, che siamo i maestri di noi stessi, che il maestro è dentro ciascuno di noi: come possiamo allora, con umiltà e intelligenza, provare a cercarlo?

Sono molte le strade percorribili per giungere alla meta, qui ne accenneremo ad alcune in generale e ad una in particolare. Ciascuno è libero di scegliere la propria e di scoprirne di nuove.

Una Via è sicuramente la Meditazione ma altre vie, secondo la propria inclinazione, sono altrettanto possibili. Lo studio degli Astri, dei Tarocchi o dei Numeri: sono vie parimenti valide.

Coltivare la propria spiritualità, attraverso le proprie credenze, filosofie, religioni, quando queste siano interpretate con il cuore e non attraverso la  mente che mente, è una “pratica”, meglio se quotidiana, e costituisce una via accessibile a chiunque.

Dedicarsi al canto o alla musica ci può condurre dritti al nostro centro interiore. Anche mettersi davanti ai fornelli e trasformare “alchemicamente” gli ingredienti in un piatto appetitoso, da condividere con la propria famiglia, può essere una sorta di “atto magico” che ci allinea con noi stessi.

E se possediamo tutte queste alternative (cibo compreso) possiamo considerarci fortunati. Poter contemplare l’alba, il tramonto, il mare, le montagne, un albero o un fiore: anche questo è un dono speciale che l’universo ci offre e che dovrebbe toccarci profondamente nel nostro cuore.

Coltivare noi stessi, prenderci cura del corpo e dell’anima è un diritto ma soprattutto un dovere: la felicità e il benessere quindi sono tali (diritti&doveri) per tutti, ciascuno per la propria via e le proprie modalità nel rispetto reciproco.

L’idea quindi è che, se vogliamo migliorare il mondo, se vogliamo annullare le brutture, occorre partire da noi e smettere di pensare che debba iniziare prima qualcun altro perché quel qualcun altro siamo noi! Può essere difficile e duro comprenderlo ma estremamente facile attuarlo…

Astrologicamente parlando:

il nostro Sole (il segno solare a cui apparteniamo, per cui diciamo di essere un Ariete o una Bilancia, uno Scorpione o un Toro,…) è, e deve rappresentare, il nostro progetto consapevole, la nostra meta, le potenzialità che divengono ATTI concreti

mentrela nostra Luna, così ricettiva, ci veicola intimamente le nostre necessità, le nostre emozioni, i nostri bisogni, comunica nell’intimità della nostra anima facendoci comprendere cosa ci fa star bene e cosa no.

Mercurio attiverà la comunicazione attraverso tutti i nostri canali perché si mettano in moto strategie e funzioni al fine di coniugare ciò che Sole e Luna insieme ci indicano come fari nella “notte” del nostro cammino personale… una sorta di cinghia di trasmissione.

Venere, l’amante per antonomasia, ama soprattutto il bello ossia il meglio per noi, il benessere, tutto ciò che ci può mettere nella condizione più favorevole: per questo ci aiuta a formare una scala dei valori e attraverso questo paradigma possiamo dare delle priorità e compiere scelte del caso.

Marte, infine, deve entrare in azione con alle spalle il supporto di Sole, Luna, Mercurio e Venere se vuol agire per una buona causa dove obiettivo e modo per raggiungerlo non siano lesivi o autolesivi… il fine non giustifica affatto i mezzi. I mezzi vanno scelti accuratamente e se non ne esistono di validi, vanno costruiti e non improvvisati sotto l’influsso di una reazione impulsiva e/o isterica.

Per questo pianeti come Giove, Saturno, Urano, Nettuno, Plutone (si! anche lui, declassato o meno dagli astrofisici, agisce eccome… lui c’è in ogni caso, indipendentemente dalle umane categorie…) sono portatori di un insegnamento superiore. Sono stimoli importanti che ci obbligano a metterci in gioco, in una incessante attività, con prove, lezioni e, perché no, ostacoli, al solo fine di allenarci per migliorare.

Partire da noi per rendere il nostro mondo più bello, partire dal centro, partire dalle cause… invece di partire dagli effetti (o per lo meno, mettiamo pure in azione infermieri e cerotti per curare le ferite di una battaglia, ma se non agiamo sulle cause della battaglia stessa a poco serviranno i cerotti se non a far arricchire chi li produce… a buon intenditore…).

L’angelo caduto, fu tale, poiché non volle inginocchiarsi davanti all’essere umano, creatura di Dio. E come avrebbe potuto davanti ad un essere tanto perfettibile???

Eppure la bellezza della creatura umana sta proprio lì… nella sua possibilità di scelta (libero arbitrio), nella capacità di rendersi migliore, di abbracciare la luce e dissolvere quell’ombra che ristagna dentro di essa.

È giunto il tempo di scegliere se comportarci in modo intelligente, ascoltando il cuore, e dirigersi verso ciò che è luminoso, oppure pigramente arrenderci, e dare ragione a quell’angelo caduto, continuando, con negligenza e stupida ipocrisia, a dire che, tutto ciò che non va e che non funziona, è colpa di qualcun altro.

A noi la scelta.

 

OroStella

A B C… ricominciare dall’inizio non fa mai male

A B C… ricominciare dall’inizio non fa mai male

 

Dopo tanta strada, a volte è bene soffermarsi a riflettere, metabolizzare e riassestarsi…

Così in questo momento astrale in cui le forze si stanno disponendo altrimenti, andiamo in vacanza sereni ma non dimentichiamoci di noi stessi, un po’ di “vigilanza”, orecchio acuto, occhio aperto e cuore puro e disponibile ad accogliere se stessi e gli altri.

Riprendere in mano messaggi semplici e chiari, in epoca di grande frastuono, opinioni contrastanti e confusione, riprendere con l’ABC e ricominciare come scolari, male proprio non può fare.

E allora OroStella vi augura le migliori cose per voi tutte e tutti e vi dedica il Salmo 1, Le DUE VIE, augurandovi di imboccare la migliore, quella della LUCE ovviamente.

 

Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,

non resta nella via dei peccatori

e non siede in compagnia degli arroganti,

ma nella legge del Signore trova la sua gioia,

la sua legge medita giorno e notte.

 

È come albero piantato lungo corsi d’acqua,

che dà frutto a suo tempo:

le sue foglie non appassiscono

e tutto quello che fa, riesce bene.

 

Non così, non così i malvagi,

ma come pula che il vento disperde;

perciò non si alzeranno i malvagi nel giudizio

né i peccatori nell’assemblea dei giusti,

poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,

mentre la via dei malvagi va in rovina.

*

 

 

 

 

Riflessioni astrologiche

Riflessioni astrologiche

 

Dopo tanto cammino, formato da tanti piccoli passi del genere umano, nella filosofia come nella scienza, e dopo tante innovazioni tecnologiche, che hanno moltiplicato in maniera esponenziale le informazioni, in cui più che navigare talvolta finiamo per affogare, forse è giunto il momento di fermarsi un’attimo, dopo tanta spinta accelerativa, e provare a fare il resumè della situazione.

Chi da tanti anni studia o tratta temi come l’Astrologia, è ormai talmente impregnato della materia da non ricordare bene da dove sia partito, qual è stato l’approccio iniziale allo studio, se ha seguito un metodo o filo conduttore in particolare.

Qualcuno è stato più fortunato ed ha iniziato ordinatamente, qualcuno afferrando il primo bandolo a disposizione e mano mano ha intessuto la propria tela di conoscenza.

Chi si è avvicinato con un manuale ha spesso chiesto ma da quale testo, da quale autore è meglio iniziare? Ricevendo i più svariati consigli.

Già, da qualche parte è bene iniziare, ma il manuale per forza di cose deve essere talmente semplice, immediato e cominciare a passare le prime infomazioni utili, in forma didattica, che quasi mai (ho messo il quasi perché magari mi è sfuggito qualche testo che invece lo fa… ma non me ne viene in mente nessuno ahimè!) si inizia da un bel disegno che rappresenti il sistema solare con i pianeti che finora sono stati rintracciati e poi si completi con una sintetica e semplice tabella sinottica che includa il simbolo planetario, e la spiegazione di questi simboli composti a loro volta di parti elementari  ciascuna delle quali racchiude significati profondi.

Come si fa ad insegnare a leggere e scrivere se non si parte dall’alfabeto? Sì, i metodi sono tanti, vari gli approcci all’apprendimento, ma, prima o poi, se si vuole comprendere appieno il significato dell’Astrologia (aster logos, è il discorso sugli astri) ed essere autonomi nelle interpretazioni e nella comprensione profonda del simbolo, portatore di senso, senza dipendere da chiavi di lettura date da altri che sono arrivati a tali conclusioni (giuste, sbagliate, più o meno corrette o aderenti al vero) occorre risalire alla fonte, ri-leggere il linguaggio cifrato dei glifi e ri-appropriarsi del senso originario.

Il linguaggio degli astri è composto di un alfabeto cifrato, fatto di lettere ma anche di numeri…

Numeri: il linguaggio divino.

                          (to be continued)

OroStella