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Anno 2020, riflessioni di maggio… … quinto mese, volgendo lo sguardo a giugno, sesto mese.

Anno 2020, riflessioni di maggio… … quinto mese, volgendo lo sguardo a giugno, sesto mese.

 

Le mie riflessioni sono guidate e aiutate da discipline come la Numerologia, l’Astrologia e la Tarologia,  le quali dispongono di un approccio olistisco, così che i dettagli e rivoli dei pensieri non perdano di vista la sintesi e la “visione dall’alto” delle cose.

La sintesi del NUMERO è quella che prediligo, attraverso ogni ARTE. Partiamo quindi dal 2020, numero che possiamo analizzare così com’è o sintetizzarlo in 2+0+2+0 senza però perdere del 4, come risultato, la sua fonte originaria.

Il quattro, 4, è, nella geometria sacra, associato alla figura del quadrato (non solo… anche la croce ma non vorrei disperdermi) che ci fornisce l’idea di chiuso/concluso, di costruzione, di casa (le quattro pareti domestiche), di razionalità, ecc.; essendo originato dalla sequenza 2+0+2+0 suggerisce che per arrivare alla costruttività razionale, conclusa, e conchiusa, ad una casa, forse nuova o vista con occhi nuovi, bisogna prendere coscienza di elementi duali (2) e farne una sintesi che chiuda il cerchio (0) e che non basterà un solo passaggio. Infatti si ripresenta un 2 (archetipo tarologico Papessa) che chiede consapevolezza a vari livelli, prendere coscienza del corpo fisico, non solo la persona ma anche madre natura e gli esseri viventi, l’ecosistema (Terra come flora e fauna, …) e una consapevolezza dell’anima. Penso che gli eventi, noti a tutti a livello mondiale, siano perfettamente aderenti al numero dell’anno.

L’anno è però scandito dai mesi, quindi, passo dopo passo, possiamo provare a capire quali “sfide” intermedie, sul percorso di apprendimento della nostra vita, stiamo via via incontrando.

Lo sguardo al recente passato, mese di aprile, numero 4, ci sprona proprio alla comprensione di quali mezzi e strutture possiamo avvalerci per affrontare il compito. La sfida numerologica sta nel 4(dell’anno)-4(del mese) = 0 (zero). Lo zero come simbolo grafico ci suggerisce la fine di un ciclo, come valore ci fa intendere che occorre azzerare per ripartire e, nell’associazione Tarologica, corrisponde al Matto (numero 0 o 22): non solo sottolinea la fine di un’era per avventurarsi in un ciclo nuovo ma, con il suo fagottino sulle spalle, ci invita a trattenere solo le cose essenziali, quelle veramente importanti, quelle imprescindibili.

Penso che questo che a molti suonerà ormai chiaro: quanto vale l’abbraccio di un nostro caro? Bene, mettiamolo nel fagotto sopra la nostra spalla.

Ed ora maggio 5, il 5 geometricamente è il pentagono, o la stella a cinque punte (ma anche l’uomo vitruviano, avete presente il disegno di Leonardo?). La stella che ci guida, ma anche noi piccole stelle di carne. Il tarocco del Papa, il pontefice, colui che fa “ponte”. La rosa a cinque petali (la rosa originaria), maggio il mese delle rose e di Maria, Madre… Il 5 è Uomo ma è anche Donna. È anche coppia, 2+3, femminile e maschile, pari e dispari, che si sommano. Possiamo anche immaginare un quadrato come base (quattro vertici) più un quinto vertice sopra, centrale, e otteniamo una piccola piramide. Ecco che la superficie quadrata prende volume e si appropria di un punto di visione dall’alto, per esaminare, introiettare a partire da quella base quattro.

Cosa ci vuole indicare allora questa “stella terrena” che con il suo quinto vertice propone un collegamento Terra e Cielo? Intanto la sfida anno 4 – mese 5 ci dà 1 (lasciate perdere il segno negativo, pensate solo alla distanza di 1 passo tra 4 e 5).  Uno, 1, è il Bagatto che è anche il bambino, il nuovo essere da cui si sprigiona la voglia di vivere (o di ricominciare a vivere), tutto nuovo possibilmente perché è un bambino e non un vecchio-bambino. L’uno è ancora uno stato potenziale, uno stato borderline tra la potenza e l’atto. Si deve compiere un primo passo. Con la consapevolezza del passo precedente… dal Matto a Bagatto… non è proprio un partire da Zero… nel fagotto abbiamo messo le cose importanti, ed importante è anche ricordarsene. Prendiamo una direzione. Affidandoci.

Ora spingiamoci un po’ più in là… mese 6, giugno… la figura geometrica è il sigillo di Salomone, due triangoli che si intersecano, ma anche l’esagono e la celletta dell’ape operosa. L’incastro alchemico degli elementi e la vita che si sprigiona nelle sue trasformazioni e trasmutazioni.

Il gioco ormai lo conoscete, anno (4) – mese (6) uguale 2 (già incontrato: la Papessa). La presa di coscienza e consapevolezza che si fa “materia”. Il forte legame con la natura. La Natura del vivente, del nostro habitat, e la natura dell’essere umano, il due (2) di simbiosi in un ecosistema equilibrato… ecco la sfida ad alto livello a metà del percorso… sì perché 6, la metà di 12, i mesi dell’anno. È un passaggio fondamentale. Occorre giocarselo bene. Il numero 6, sei, l’Innamorato, preso tra due Vie, deve scegliere la sua. L’impegno verso di sé che poi diventa nel collettivo un impegno dell’umanità. Cosa può esserci di meglio che scegliere ciò che ci fa stare bene dentro/con noi stessi?

In tutto questo declinare di Numeri, Forme e Tarocchi, non vi ho detto a cosa corrisponde il numero 4… l’Imperatore; è colui che regna sul proprio impero, la propria casa, la costruisce e custodisce, sovraintende al limite/confine tra il dentro e il fuori. Ha uno smeraldo sul IV chakra, quello del cuore (cuore composto di 4 ventricoli): può svolgere bene il proprio compito e affrontare questo anno ricordandosi di ascoltare il cuore, la sua casa più intima, la sua casa più vera, la parte pulsante della vita. Il cuore dove una luce più sottile indica l’orientamento all’anima.

Il 2020 un Imperatore (4), che cresce in consapevolezza (2 Papessa, la gestante, la madre) attraverso il passaggio dal conosciuto allo sconosciuto (22… Matto… 2+2=4): un Essere nuovo che partorisce sé stesso (?).

Buona Ri-Nascita (20-20…. venti, L’angelo del Giudizio)

OroStella

 

 

 

C’era una volta la lettera F…

C’era una volta la lettera F…

lettera F

     C’era una volta una F… diranno i miei lettori… no, non è né una Fiaba né una Favola.

E non è l’inizio di qualcosa … ma nemmeno la sua Fine.

La parola alFabeto racchiude le prime due lettere della maggior parte degli alfabeti in uso, la A e la B e da loro prende il nome. Ma qui partiamo dalla F, suggerita chissà per quali vie dell’etere cosmico, in un pomeriggio di raccoglimento solitario, sotto un cielo torinese dall’andamento ondivago… complice forse il titolo di un vecchio testo, la “F come Fiducia” (*).

È la sesta lettera, e come numero 6 ci fa venire in mente l’arcano maggiore dell’Innamorato. Un giovine tra due Fanciulle, Fatica a scegliere tra due Forze contrapposte: “scelgo la mente o il cuore?”, “l’eFFimero o il Fuoco passionale?”; “potrei Fare il FarFallone…”, e al di sopra un cupido, sta lì, pronto a scoccare la Freccia: sarà quella d’oro, quella dell’amore ricambiato, o di piombo, quello dell’amore non corrisposto?

TAR_n6

Il Fatto è, che ci si aspetterebbe che la scelta Fosse quella di amare se stesso… cosa così difficile, complicata, additata e assediata dal senso di colpa. Invece si ama il prossimo se si è imparato ad amare se stessi, perdonandoci i limiti e gli errori (che non iniziano per F).

 La F di Fiore, Farfalla, Felicità, Fanciullezza, Fiducia, Forza, ma anche di Ferita, Fame, Fetore  e Falsità. 

Se si pensa alla lettera f minuscola corsivo, come la scrivevamo in prima elementare, il suo simbolo grafico ricorda un piccolo fiocco, con un capo del filo che se tirato scioglie il nodo. Così qualcuno associa quel piccolo nodo al legame tra il Feto e l’utero della mamma. Un cordone vitale che al giusto momento va tagliato. Un legame Fecondo, Forte, Fondamentale, simbolo di tenerezza, vitalità ma anche Fragilità, che una volta spezzato ci lancia in una nuova vita. L’importanza del taglio, della separazione che non è una Fine ma una continuità nella diFFerenza. In questa svolta la Ferita fa si che il Fantolino passi da un mondo acqueo ad un aereo, con il primo Fiato.

Non so dove la ri-Flessione su questa piccolo carattere grafico mi porterà e dove invece porterà voi, o se vi parrà una piccola follia di primavera. Mi piacerebbe che ogni lettera dell’alfabeto, al pari di ogni cifra numerica, ci spingesse a cercare sempre un po’ più in là e sempre un po’ più in profondità.

(*) Claudio Widmann, “F come Fiducia”, Cittadella Editrice, 2012

Dal 13-3-13… al 31-3-13, e i numeri stanno a guardare…..

Dal 13-3-13… al 31-3-13, e i numeri stanno a guardare…..
 
“Ecco:  io vi mando come pecore  in mezzo ai lupi;
siate dunque prudenti come i serpenti e
 semplici come le colombe”.
(Matteo 10,16)

Nel Cielo della notte tra il 12 e il 13 marzo, Marte, simbolo della forza, nel mito signore della guerra ma anticamente anche protettore della natura e della vegetazione, che attacca per difendere il proprio territorio, fa il suo passaggio dal segno dei Pesci ed entra nel segno dell’Ariete. Entra a casa propria, lì nei gradi arietini il pianeta rosso secondo l’Astrologia ha il proprio domicilio.

Chissà quanti, sensibili ai passaggi planetari, specie di Luna o Marte, hanno dormito poco e male in questa notte ricca di fermenti…

La prima domanda sorge spontanea, Marte entra a casa propria, ci sono altri pianeti nel cielo che sostano nel proprio segno? Quali sono i rapporti di forza nel cosmo?

Da tempo anche Nettuno si trova nel segno dei Pesci, proprio nel domicilio che gli appartiene: Marte pianeta dell’azione e Nettuno pianeta degli alti ideali. Ecco i protagonisti del momento attuale.

Una seconda domanda allora aleggia: la ricorrenza numerica del giorno ci racconta qualcosa di più immediato? Osserviamo la carta numerologica del giorno secondo lo schema del Referenziale di Nascita:

 

Schema giorno habemus papam

Schema ref nas 13-3-2013

 

Il tema del giorno è molto ricco di spunti, andiamo con ordine e tenete a portata di mano un mazzo di Tarocchi per le immagini, possibilmente l’antico tarocco di Marsiglia ma anche i Tarocchi del Wirth.

Ci sono tre numeri 3, ossia tre volte si presenta l’arcano dell’Imperatrice (anello di Imperatrice). Sappiamo diverse cose sul messaggio che ispira, intanto coerenza tra tre funzioni basilari cioè la parola, il pensiero e l’azione: dico ciò che penso, faccio ciò che dico e penso ciò che faccio. Ribadito per tre volte significa che questa coerenza dovrà svilupparsi sia sul piano materiale, sia su quello dell’anima e ancora più in alto, sul piano spirituale.

Ci sono simboli che arricchiscono il tarocco dell’Imperatrice, secondo il Wirth: le stelle come corona, il manto azzurro, ecc. Questi ci rimandano all’immagine descritta nei primi versi dell’Apocalisse… niente paura, ricordate? Apocalisse significa rivelazione…

E nella posizione del PROGETTO SPIRITUALE si trova l’arcano 19, il Sole. Simbolo di fratellanza, i bambini sotto il sole comunicano con il cuore: è il cuore che deve parlare più che la mente (che mente!).

Quando due arcani danno come somma 22 (MATTO “nascosto”), si dice che tra i due c’è una connessione energetica forte, un fluido che scorre senza intoppi, un circuito in cui l’energia gira: si accende una lamapdina…  Cominciamo a scorgerne tre.

Un PROGETTO SPIRITUALE di fratellanza (Sole) che si connette con la posizione di SFIDA  (prima Imperatrice, primo Matto nascosto), con la posizione della QUETE DU GRAAL,il viaggio dell’eroe alla ricerca del Graal, cioè di se’ stesso della propria essenza, della scintilla divina, (seconda Imperatrice, secondo Matto) e una delle posizioni più problematiche, una seconda sfida in un certo senso,  quella del Determinismo/LIBERO ARBITRIO (terza Imperatrice, terzo Matto).

Osservando attentamente, scoviamo un altro Matto “nascosto” dato dall’arcano 16 (CasaDio) e dall’arcano 6 (Innamorato) questa coppia indica una trasformazione molto forte, da condizione umana a cristica. Più semplicemente, il pensiero umano (vista la posizione della numero 6) che si connette con la potenzialità delle proprie risorse che si trovano nella CasaDio: che è anche capacità di risorgere dalle ceneri, ristrutturare, riorganizzare, ricostruire dopo il crollo della Torre di Babele…

Ma tutto questo dispiegamento di forze e risorse per fare cosa, qual è l’ordine del giorno?

Nel cuore dello schema (posizione 13) c’è l’arcano 15, il Diavolo: il Potere, la prova prima della conquista del Graal, superare gli egoismi, le dipendenze e gli asservimenti. Uccidere il Drago. Piegare le forze negative per un progetto spirtuale illuminato… La 19 e la 15 si fronteggiano agli estremi della linea orizzontale…

Per stare al di sopra delle parti, stando in equilibrio, percorriamo la via di mezzo,  osserviamo il passato e il futuro tracciato nello schema partendo dal basso, Arcano 12 l’Appeso, e risalendo fino all’arcano 5, il Papa, nella posizione del Faro.

L’arcano 12 è la posizione del mistico, di colui che guarda con altri occhi oltre la mondanità, si capovolge, perde (o semina) le monete dalle tasche, si spoglia e abbandona la ricchezza: l’Appeso si riferisce all’archetipo associato a San Francesco…

Attraverso la numero 6, il pensiero umano, la scelta, scegliere la via del cuore, scegliere di essere se stessi, autentici, si giunge all’arcano 8, la Giustizia. Questo arcano chiede allineamneto tra mente e cuore: l’Appeso si è capovolto affinchè il sangue dal cuore giungesse alla testa per portargli il vero messaggio. La Giustizia è giustezza, allineamento con il verbo divino, è saper guardare dentro di sé per accettare, accogliere se stessi e quindi gli altri. Valori di integrazione.

Solo attraverso il PASSAGGIO OBBLIGATO (al crocevia dello schema) con la numero 8, conquistata la consapevolezza, si sarà in grado di fare quella pulizia necessaria per sfrondare il superfluo, per trattenere le cose essenziali (13, in ebraico la somma delle lettere che formano la parola amore fa TREDICI! Serve altro oltre all’Amore?).

Di numeri 13 ce ne sono due: sulla verticale, sopra la 8: come si presenta il momento e nella posizione a destra a lato della 8: come fare ciò che si deve fare. La doppia enfasi non lascia spazio al dubbio: pulizia ed azione netta immediate.

Proseguiamo sulla verticale, e arriviamo al FARO, dove si colloca l’arcano numero 5, il Papa. Papa è pontefice, colui che si fa “ponte”: certamente è un momento in cui occorre trovare nuovo collante, nuove aperture, altre vie di comunicazione dopo aver ripulito dalle chiacchiere e dalla confusione generata anche dalle troppe e contrastanti voci nonché dalle mistificazioni.

Ci è rimasto un ultimo arcano, normalmente si definisce la posizione dove si trova il tarocco 22, il Matto, la posizione umorale, l’atmosfera del momento: 22 allora può essere smarrimento (Matto come folle) o desiderio di libertà ed autenticità (Matto come saggio).

Ma questo arcano ci dice qualcosa di più in questo caso. Infatti anche se le cifre del 22, 2+2 danno 4, esattamente come 13, 1+3=4 (la 13 della posizione c4 dello schema), i due numeri non sono coindidenti in queste due posizioni, cosa che invece capita spessissimo nell’elaborare questo tipo di schema.

Allora in questo caso il 22 è un segnale in più da osservare: pulizia e cambiamento vanno perseguiti ma nel rispetto della libertà e della condivisione come questo arcano, simbolo di indipendenza da schemi precostituiti e da vie a senso unico, richiede.

Sappiamo tutti che il 13 marzo c’è stato l’“habemus papam”, inutile sottolineare le numerose coincidenze numerologiche con l’evento, i messaggi e i segnali di questa carta numerologica, ma interessante sarà analizzare gli schemi degli ultimi quattro papi per cercare analogie, differenze e connessioni numerologiche.

Un’ultima altra domanda, la terza, fa capolino: il 31-3-13, che è una data palindroma, cosa ci riserva? Convaliderà l’indirizzamento preso? Questa data a specchio su cosa ci farà riflettere?

Per gli appassionati di curiosità, il 2013 ci riserva ovviamente per 12 volte delle date simmetriche con 13-mese-13 ma solo 7 date palindrome, cioè tante quanti sono i mesi di 31 giorni. Dopo il 2013 occorrerà attendere qualche anno prima di rivedere delle date a specchio.

A presto con nuove considerazioni numerologiche.

OroStella

 

Una data palindroma 21-11-12, quali significati si nascondono?

Una data palindroma 21-11-12, quali significati si nascondono?

 

Comiciamo con un discorso comprensibile ai più, richiede solo una conoscenza minima della numerologia e del significato base dei Tarocchi.

 

 I numeri a specchio, leggibili in un senso e nell’altro, mantengono la stessa sequenza, un esempio: la data del 21 novembre di quest’anno, il 2012. Se escludiamo le cifre del millennio (che concludono un grande ciclo) abbiamo la sequenza  2-1-1-1-1-2, leggibile da sinistra verso destra e da destra verso sinistra senza variazioni di sequenza tra i due versi.

 La prima analisi numerologica ci porta a leggere un 21, poi un 11 e quindi un 12: i tarocchi ci aiutano nella lettura… iniziamo con il 21, il Mondo, il nostro Mondo, la Terra.

Poi l’11 la Forza: la Forza è una Virtù cardinale, ma la forza di questi tempi spesso è violenza, occorre capovolgere le insane abitudini e tornare all’azione virtuosa: chi meglio del 12, l’Appeso, è in grado di apportare la giusta, la corretta visione? La visione del mistico, che molla la presa sulle ricchezze effimere e mette radici nel cielo…

 Anche provando a leggere al contrario, da destra verso sinistra, partiamo da un Appeso (12),  una situazione statica esteriormente, sembrerebbe senza via d’uscita, ma un atto di Forza libera e capovolge la situazione, delicata, piena di energia contrastante. La delicatezza con cui la forza afferra le fauci del leone ci deve ricordare la forza della gentilezza, la forza dell’amore, solo così si costruisce il proprio mondo (21) come una culla armoniosa in cui l’umanità può vivere in pace.

 L’11, la Forza sta in mezzo, nel bel centro di questo passaggio epocale: la forza in campo va gestita al meglio, ai più elevati livelli di saggezza, infatti il totale (2+1+1+1+1+2) è pari a 8, Giustizia.

Giustizia è soprattutto Giustezza ed Equilibrio: è il cuore che deve guidare il cervello, l’intelligenza, per ottenere il miglior rislutato con il mezzo migliore e sano.

 Il numero “nascosto” se introduciamo il millennio è (2+1+1+1+2+0+1+2) pari a 10, innovazione (Ruota) ma anche numero di completezza divina, con 1+0=1 cioè ritorno all’Unità ma ad un livello superiore poiché, è si un Uno, ma derivato dal Dieci.

 

Ora affontiamo un discorso leggermente più complesso, mi rivolgo a coloro che hanno incontrato il lavoro del Referenziale di Nascita® (scuola francese, fondatore Colleuil).  Proviamo a rappresentare graficamente e a sviluppare la data secondo lo schema delle 13 case di R.N.®.

 Referenziale di nascita del 22-11-12

fig.1

 

 

Allo schema base, aggiungiamo alcune note e sottolineature:

 Referenziale di nascita del 22-11-12 con commenti

fig.2

 

Si presentano 4 Forze, 4 numeri 11 (4×11=44 e 4+4=8) in posizioni molto particolari, anche solo visivamente si può notare una sorta di sbarramento (carte a sfondo giallo) e nella posizione centrale della croce, chiamata tra l’altro Passaggio Obbligato, una di queste Forze si è lì installata: al crocevia della via materiale e della via spirituale.

 Quattro forze diverse, possono dividere il nostro mondo in quattro parti: 4 sono i cavalieri dell’Apocalisse, ma 4 sono le figure intorno al Mondo (21) e sono i simboli dei quattro Evangelisti, e il 21 sta in posizione più elevata, al di sopra dell’orizzonte: bisogna volgere lo sguardo al cielo e cercare la Luce, la Luce è colei che Guida, e non per nulla la Giustizia, numero 8 sta lì in cima, al traguardo, nella posizione del Faro

 Simbolo dell’infinito, l’8 rimanda per posizionamento alla stella polare, faro e guida, stella a 8 punte, 8 l’ottagono che marchia i luoghi sacri. La meta è la Giustizia, equilibrio tra mente e cuore.

 (nb nell’arcano della Stella, sopra il capo della donna vi è rappresentata una stella più grande a 8 punte, e le stelle in totale sono 8, l’arcano Stella che è il numero 17, nasconde un 1+7=8, l’arcano 17 si associa spesso alla Speranza, nonché all’Amore universale e alla Verità nuda… L’8-Giustizia e la 17-Stella sono fortemente correlate, aggiungiamo poi che il numero 8, doppio del 4, si connette al significato del cuore spirituale…)

 Le Ruote (numero 10) sono due: la ruota del Karma? Il tempo ciclico che si ripete? Un nuovo ciclo chiama al risveglio? Due sono dunque le possibili Ri-Voluzioni… occorrerà scegliere il moto, orario? Anti-orario? Andiamo avanti o indietro? Due possibili tempi, due vie…

 E le due vie si presentano anche con il numero 6, l’Innamorato in posizione di Sfida, sotto l’orizzonte del nostro grafico. L’umanità è chiamata ad una grande scelta? La via del cuore o la via della mente? È sicuramente una grande sfida, un momento di crisi ma anche un’ottima, possibilità di scegliere una via nuova,  di trasformare un problema in una opportunità.

 Due i numeri 5 (il Papa), due filosofie, due dogmi: questo 21-11-12 è davvero il gioco degli specchi, del doppio che si affronta per aprire un varco su un nuovo percorso.

Infine è il 2, la Papessa, la grande Madre, la femminilità e la vita, la nascita, la chiave di volta.

 Tutto sembra suggerire che non ci saranno sconti, è necessaria una presa di posizione chiara, la forza non deve essere violenza ma virtù, occorre puntare alla luce, all’equilibrio e all’armonia di cuore e mente. Il faro è la Giustizia. La meta, il cuore da raggiungere, una nuova maternità per l’armonia del nostro mondo.

  La somma degli arcani sulla linea orizzontale da 43, 4+3=7, il Carro (numero “magico” non basta un intero articolo su questo numero) il 4 è la materia ma anche le quattro virtù cardinali, il 4 rimanda all’1 attraverso la tetractys pitagorica. Il 3, numero perfetto, rimanda alla trinità, è quindi all’Uno.

È una via impegnativa, richiede serietà e consapevolezza e azione diretta. Dare il buon esempio.

La somma degli arcani sulla verticale dà 67, 6+7=13la Senza Nome, sulla tredici non mi dilungo, c’è un intero articolo dedicato a questo numero proprio su questo sito. C’è bisogno di una posizione netta, di un taglio netto con tutto ciò che è superfluo, non più necessario anzi perfino dannoso alla vita futura. Un enorme coraggio per andare incontro a nuova vita.   

OroStella